SALVATORE SPERANZANacque nell'anno 1724 a Lauro di Nola. Ha vissuto la sua infanzia ed adolescenza nell'antica Terra di Palma (che all'epoca comprendeva gli attuali comuni di Palma Campania, così chiamata dal 1863, di Carbonara, autonoma nel 1809, di San Gennaro Vesuviano nel 1840). Non abbiamo notizie della sua infanzia ed adolescenza. Giovanetto, fu ammesso a studiare musica nel Conservatorio della Madonna di Loreto di Napoli, dove seguì gli insegnamenti di Francesco Durante, eminente scrittore di musica vocale sacra, maestro di G. B. Pergolesi. Nel frattempo si diede alla vita ecclesiastica con grande amore e dedizione.
Compiuti gli studi musicali, dedicò tutta la sua attività all'insegnamento di canto e contrappunto. Ebbe alla sua scuola non pochi appassionati e cultori dell'arte e delle regole della composizione, primo fra tutti l'illustre compositore degli Oratori e Messe, Nicola Antonio Zingarelli, che, divenuto celebre musicista, fu maestro di Bellini e Mercadante e direttore del Real Conservatorio di Musica di Napoli. Da una testimonianza scritta sappiamo che collaborò con assiduità anche con Monsignor Alfonso Maria de' Liguori (poi santificato), che lo fece venire presso il Seminario di Nocera perché mettesse in nota le sue canzoni e ammaestrasse nel canto i giovani seminaristi, che così potevano rilassarsi dalla rigorosa applicazione giornaliera agli studi e alle pratiche religiose.
Vasta e varia fu la produzione di musica sacra e liturgica dello Speranza, che si conserva nella Biblioteca privata dei Filippini e nel Conservatorio di S. Pietro a Maiella a Napoli. Tra le composizioni più importanti ricordiamo: "Christus", "Miserere", "Lamentazioni del Giovedì Santo", "Passio secundum Matteum", "Salve Regina", "Turba per il Venerdì Santo". Morì a Napoli il 7 novembre 1797.