Biagio LauroNacque a Palma il 1817. Compì i primi studi nel Seminario di Nola e si laureò in medicina presso l'Università di Napoli. Nel 1842 vinse il concorso di assistente agli Incurabili e si dedicò per oltre un ventennio all'insegnamento privato. Ma i titoli acquisiti non gli valsero per meritare la cattedra di Clinica Medica alla Regia Università di Napoli, che per intrighi fu concessa ad altri.
Fu anche primario medico nell'Ospedale della Pace e medico sanitario nell'Ospedale della SS Annunziata. Come scienziato fu un positivista e seguace delle teorie del Morgani, fondatore generale dell'Anatomia Patologica, e promosse egli stesso una Clinica medica che ponesse in primo piano la medicina organica contro l'incertezza della medicina sintomatica e i dogmi dell'ippocratismo.
Fu anche un patriota.; pur essendo stato medico di Ferdinando II, non dissimulò affatto la sua passione per il movimento rivoluzionario; pertanto fu inviso al governo monarchico e gli fu interdetto l'insegnamento, che continuò a casa sua, eludendo la sorveglianza degli sbirri borbonici ed a rischio di finire nelle patrie galere per l'attaccamento ai suoi principi.
Numerose le sue pubblicazioni, tra le quali spicca il "Corso di clinica medica 1864-66", opera voluminosa, completa di casi studiati accuratamente e in cui B. Lauro si conferma eminente scienziato, diagnosticatore e pratico.
L'ultimo suo lavoro, che è anche suo testamento scientifico, è uno studio sulle febbri esantematiche acute, scritto durante una lunga e penosa malattia cardiaca, in seguito alla quale si spense il 2 maggio 1874. Riposa nel recinto degli uomini illustri del camposanto di Poggioreale, dove gli fu eretto anche un busto marmoreo.